Dal sovversivo autore Chuck Palahniuk (Fight Club) e dallo sceneggiatore/regista emergente Clark Gregg arriva l’inquietante racconto ironico di Victor Mancini, che allo stesso tempo è un truffatore, dipendente dal sesso, interprete in un villaggio coloniale, figlio pieno di rabbia, soffocatore seriale al ristorante… e anche un antieroe romantico inaspettato, in linea con i tempi incerti in cui viviamo.
Victor (Sam Rockwell), per pagare le cure di una clinica privata per la madre (interpretata dalla vincitrice dell’Academy Award® Anjelica Huston), che un tempo era una rivoluzionaria, ma che ora è scivolata nella follia, è impegnato in un’elaborata truffa. Mentre cena nei ristoranti di lusso, soffoca volontariamente, facendosi salvare da alcuni buoni samaritani, che stringono un legame sempre più forte con lui dopo aver applicato la manovra di Heimlich e che gli inviano sostanziosi assegni. Il suo lavoro quotidiano non è certo più comune: infatti, interpreta un assistente servo vestito in stile diciottesimo secolo in un parco tematico storico. E quando non è impegnato con i pellegrini, a ridere rumorosamente o a visitare la madre che non lo riconosce, Victor frequenta degli incontri per curare la sua dipendenza dal sesso (o magari è impegnato in atti proibiti nel bagno della sala riunioni).
Non è una sorpresa che Victor si senta sperduto. Ma quando la madre gli fa capire di essere pronta a rivelare l’identità segreta del padre, da tempo scomparso, Victor spera che questo possa finalmente fornirgli le risposte che stava cercando. Con l’aiuto del suo collega, anche lui dipendente dal sesso, Denny (Brad William Henke), Victor fa amicizia con la giovane ed affascinante dottoressa (la candidata ai Golden Globe® Kelly Macdonald) della madre, che lo porta a credere che le sue origini possano essere decisamente più divine di quanto lui avrebbe mai potuto immaginare. Quindi, Victor Mancini è ancora il perdente buono a nulla che ha sempre pensato che sarebbe stato per il resto della sua vita o magari potrebbe rivelarsi un incredibile salvatore?
Tratto dal romanzo di Chuck Palahniuk, "Soffocare" è una satira eccessiva ed incessante sul sesso, il lavoro, l’identità e il desiderio senza limiti nell’America contemporanea. La storia un mix tra la commedia ed il dramma familiare svela via via il perchè della natura di Victor attraverso i suoi ricordi estemporanei. Il rapporto tormaentato con la madre, le continui fughe, il suo bisogno spasmodico di stabilità ricercata nelle relazioni di sesso sfrenato, sono raccontate in modo semplice ed anticonformista dal regista.
Strepitosi Sam Rockwell a cui Anjelica Huston, madre surreale ma incredibilmente affascinante, calza alla perfezione. I due attori insieme sono credibili e catturano senza sosta lo spettatore, nonostante la pellicola sia piena di mille elementi che rasentano l'assurdità, la loro alchimia riesce a portare tutto in secondo piano.
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